Descrizione

Cittadina rivierasca, di origine moderna, con un’economia basata sulle tradizionali attività agricole nonché su quelle industriali e commerciali. I campobellesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono quasi tutti nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località Granitola Torretta e Tre Fontane, nonché in numerose case sparse. Il territorio, classificato di pianura e ammantato da lunghi filari di vitigni, ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche lievi: si raggiungono i 131 metri di quota. L’abitato, interessato da forte espansione edilizia, si trova in bella posizione panoramica su un ripiano che va dolcemente degradando fino al mare.

Cittadina rivierasca, di origine moderna, con un’economia basata sulle tradizionali attività agricole nonché su quelle industriali e commerciali. I campobellesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono quasi tutti nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località Granitola Torretta e Tre Fontane, nonché in numerose case sparse. Il territorio, classificato di pianura e ammantato da lunghi filari di vitigni, ha un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche lievi: si raggiungono i 131 metri di quota. L’abitato, interessato da forte espansione edilizia, si trova in bella posizione panoramica su un ripiano che va dolcemente degradando fino al mare.

Storia

Deve il suo nome alla bellezza del “campo” su cui l’abitato è stato costruito. Fondata da Giuseppe di Napoli nel 1623 –con “licenzia populandi novam civitatem” concessa da Filippo IV di Spagna–, sul sito di un agglomerato del XV secolo, vanta memorie storico-culturali legate a insediamenti fenici, arabi e bizantini. Fu teatro, come la maggior parte dei comuni siciliani, della crisi agraria di fine Ottocento e delle conseguenti lotte contadine. Tra le testimonianze del patrimonio storico-architettonico figurano: la chiesa madre, ricostruita nel 1825 su un impianto seicentesco e dedicata a Santa Maria delle Grazie, al cui interno è possibile ammirare il Crocifisso di fra’ Umile da Petralia e il simulacro della Madonna Immacolata; la Torre dell’Orologio; la chiesa di San Michele e la chiesa dell’Addolorata. A circa tre chilometri dall’abitato sono visitabili le Cave di Cusa, antiche cave di tufo calcareo, attive dal 600 a.C. fino al 409 a.C., dalle quali veniva estratta la calcarenite utilizzata per costruire la città di Selinunte nonché i grandi capitelli e le imponenti colonne dei suoi templi; si possono tutt’oggi osservare i vari stadi del lavoro di estrazione e di lavorazione della pietra.

Deve il suo nome alla bellezza del “campo” su cui l’abitato è stato costruito. Fondata da Giuseppe di Napoli nel 1623 –con “licenzia populandi novam civitatem” concessa da Filippo IV di Spagna–, sul sito di un agglomerato del XV secolo, vanta memorie storico-culturali legate a insediamenti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=FENICI'>fenici</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABI'>arabi</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BIZANTINI'>bizantini</a>. Fu teatro, come la maggior parte dei comuni siciliani, della crisi agraria di fine Ottocento e delle conseguenti lotte contadine. Tra le testimonianze del patrimonio storico-architettonico figurano: la chiesa madre, ricostruita nel 1825 su un impianto seicentesco e dedicata a Santa Maria delle Grazie, al cui interno è possibile ammirare il Crocifisso di fra’ Umile da Petralia e il simulacro della Madonna Immacolata; la Torre dell’Orologio; la chiesa di San Michele e la chiesa dell’Addolorata. A circa tre chilometri dall’abitato sono visitabili le Cave di Cusa, antiche cave di tufo calcareo, attive dal 600 a.C. fino al 409 a.C., dalle quali veniva estratta la calcarenite utilizzata per costruire la città di Selinunte nonché i grandi capitelli e le imponenti colonne dei suoi templi; si possono tutt’oggi osservare i vari stadi del lavoro di estrazione e di lavorazione della pietra.

Economia

È sede di stazione dei carabinieri. L’intensa attività agricola, traino della sua economia, si basa anzitutto sulla coltura dell’ulivo, della vite e degli agrumi. Tra le olive prodotte dai campobellesi la più rinomata è la “Nocellara del Belice”, ottima da mensa e da olio; pregiate sono le colture di vigneti, agrumeti (limoni, mandaranci, navel, washington), frutteti e ortofrutticoli prodotti in serra. Non manca l’allevamento di ovini. Dalla pesca, praticata nelle acque antistanti la località di Torretta Granitola, è escluso, ormai, il tonno. L’industria è costituita da numerose aziende che operano nei più svariati comparti, tra cui quello alimentare e quello dell’edilizia. Il terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quelli bancario e assicurativo. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Sul posto è possibile frequentare, oltre le classi dell’obbligo, un istituto tecnico per geometra e il liceo linguistico. Le strutture culturali sono rappresentate dalla biblioteca comunale e dalla biblioteca parrocchiale “San Giovanni Battista”. È da segnalare anche la presenza un’emittente radiotelevisiva locale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

È sede di stazione dei carabinieri. L’intensa attività agricola, traino della sua economia, si basa anzitutto sulla coltura dell’ulivo, della vite e degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a>. Tra le olive prodotte dai campobellesi la più rinomata è la “Nocellara del Belice”, ottima da mensa e da olio; pregiate sono le colture di vigneti, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMETI'>agrumeti</a> (limoni, mandaranci, navel, washington), frutteti e ortofrutticoli prodotti in serra. Non manca l’allevamento di ovini. Dalla pesca, praticata nelle acque antistanti la località di Torretta Granitola, è escluso, ormai, il tonno. L’industria è costituita da numerose aziende che operano nei più svariati comparti, tra cui quello alimentare e quello dell’edilizia. Il terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quelli bancario e assicurativo. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Sul posto è possibile frequentare, oltre le classi dell’obbligo, un istituto tecnico per geometra e il liceo linguistico. Le strutture culturali sono rappresentate dalla biblioteca comunale e dalla biblioteca parrocchiale “San Giovanni Battista”. È da segnalare anche la presenza un’emittente radiotelevisiva locale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Offre la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale e di gustare le specialità gastronomiche locali, come: il “pane nero”, prodotto integrale con farina di frumento di grano duro, la cosiddetta “tumminia”, con esclusione della crusca più grossolana; il formaggio pecorino e la ricotta; le tipiche produzioni dell’artigianato dolciario locale. Di grande interesse è la visita al Parco archeologico delle Cave di Cusa, dove sono ancora visibili i resti dei grandi tamburi cilindrici delle colonne che venivano estratte. Nota inoltre è Torretta Granitola, borgata di pescatori, dove, sulla spiaggia rocciosa frequentata dai turisti d’estate, si elevano due antiche torri di avvistamento. Tra gli appuntamenti tradizionali e gli eventi ricorrenti, civili o religiosi, meritano di essere citati: i festeggiamenti legati al carnevale, con le farse de “li Maccaruni” e le donne mascherate in domino; le feste mediterranee al Baglio delle Cave di Cusa, ad agosto; la festa del Santissimo Crocifisso, a settembre; la festa del vino, a ottobre. La festa del Patrono, San Vito, si celebra il 15 giugno.

Offre la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale e di gustare le specialità gastronomiche locali, come: il “pane nero”, prodotto integrale con farina di frumento di grano duro, la cosiddetta “tumminia”, con esclusione della crusca più grossolana; il formaggio pecorino e la ricotta; le tipiche produzioni dell’artigianato dolciario locale. Di grande interesse è la visita al Parco archeologico delle Cave di Cusa, dove sono ancora visibili i resti dei grandi tamburi cilindrici delle colonne che venivano estratte. Nota inoltre è Torretta Granitola, borgata di pescatori, dove, sulla spiaggia rocciosa frequentata dai turisti d’estate, si elevano due antiche torri di avvistamento. Tra gli appuntamenti tradizionali e gli eventi ricorrenti, civili o religiosi, meritano di essere citati: i festeggiamenti legati al carnevale, con le farse de “li Maccaruni” e le donne mascherate in domino; le feste mediterranee al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAGLIO'>Baglio</a> delle Cave di Cusa, ad agosto; la festa del Santissimo Crocifisso, a settembre; la festa del vino, a ottobre. La festa del Patrono, San Vito, si celebra il 15 giugno.

Località

Granitola Torretta, Tre Fontane

Granitola Torretta, Tre Fontane

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Campobello di Mazara rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.